lunedì 23 marzo 2020

"...Dans la nuit de la matière fleurissent des fleurs noires..." STEP#01bis


La "matiere"

"Au fond de la nature pousse une végétation obscure ; dans la nuit de la matière fleurissent des fleurs noires." 
(Gaston Bachelard)




Nella lingua francese il termine materia assume molteplici traduzioni, tra le quali matière è solo la più comune. Come sappiamo, la letteratura e la filosofia francese rappresentano un vastissimo orizzonte per tutta la cultura occidentale è quindi facile comprendere come mai questo termine, di così ampi significati, possieda anche per la Francia numerose valenze.




Frontespizio della prima
edizione del "Discorso sul metodo"
di Cartesio
Uno dei filosofi  francesi che più si dedicarono alla questione legata alla materia fu René Descartes (1596-1650), il quale estese la sua concezione razionalistica, legata alle scienze matematiche da lui studiate, ad ogni ambito del sapere, fondando la cosiddetta concezione razionalistica. Per lui la materia aveva un particolare significato, quello di res extensa, ed essa rappresentava tutto ciò che non era pensiero, idea, immaginazione e quindi il mondo in sé, contrapposto alla res cogitans che ne rappresentava invece l'essenza. 








Frontespizio dell'opera
"L'etre et le néant" di
Sartre
Descartes è in realtà solo uno degli esempi più lampanti, ma non si dimenticano nemmeno Voltaire e Rousseau, Emile Zola e Gustave Flaubert, senza tralasciare Charles Baudelaire che, con "Les fleurs du mal", affrontò il tema dal punto di vista lirico, per poi approdare a Jan-Paul Sartre, noto filosofo esistenzialista del primo '900. 









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