Viaggio
attraverso il concetto di MATERIA
Introduzione
Questo blog
nasce dalla necessità di approfondire il concetto di materia attraversando
diversi punti di vista: quello scientifico, quello artistico e infine quello
letterario e filosofico. Lo scopo di tale lavoro è stato appunto quello di far
emergere il più possibile l’essenza profonda della parola, che, nel mio caso,
possedeva una grande capacità di adattamento a qualunque ambito. La parola
materia designa infatti un concetto estremamente poliedrico che è stato, ed è
tutt’ora, il fulcro dell’indagine gnoseologica dell’uomo.
Il blog
Il blog inizia con il tentativo di
definire in maniera letterale la parola materia. Nei primi post infatti è stata
affrontata un’indagine etimologica, oltre che nella lingua italiana anche in
quella inglese e francese. La parola materia corrisponde all’inglese “matter”
e al francese “matiere” e ciò che, a mio avviso, è risultato
particolarmente interessante è stato che il termine materia, il quale nella lingua
italiana gode di una vastissima gamma di significati, presenta quest’aspetto
anche nelle altre due lingue da me scelte. Questo aspetto del concetto di
materia ha in realtà una spiegazione etimologica evidente, esso infatti deriva
dal latino “mater” che, da come si può facilmente intuire, significa
madre. Il post che corrisponde allo step#02 approfondisce proprio quest’
aspetto, ovvero l’origine del termine materia nella lingua latina: i Romani tenevano infatti in gran considerazione il
ruolo materno, tanto da generare con esso uno dei concetti che riassumono in sé
la rappresentazione di tutto l'universo, come se la materia simboleggiasse, già
a quel tempo, la forza generatrice di tutto quanto, anche degli stessi uomini.
Dal momento che è possibile trovare per ogni
singolo termine un’immagine che gli corrisponda, anche per la parola materia è
possibile: l’immagine simbolo che ho voluto utilizzare è stata quella del big
bang in quanto, secondo la scienza, rappresenta ciò da cui tutto ha avuto
origine, proprio come la madre simboleggia il principio generatore dell’umanità,
così il big bang rappresenta l’origine del tutto e della materia stessa.
L’ambito letterario-filosofico è stato, per
quanto mi riguarda, il più utilizzato per rispondere alle mie esigenze e
analizzare il concetto assegnatomi. Mi sono servita di un libro di Jean Paul
Vernant per esaminare la questione mitologica che ruota attorno al concetto di
materia, il titolo del testo è “L’origine dell’universo” (http://www.tecalibri.info/V/VERNANT-JP_dei.htm), il quale è stato da me
scelto poiché ben si collegava all’immagine simbolo che avevo precedentemente
utilizzato per descrivere la mia idea di materia, quella del big bang.
Successivamente mi sono servita di Italo Calvino, Pablo Neruda, Platone, Dante,
Kant, Democrito, Leopardi e Plotino per affrontare i successivi step.
Da Italo Calvino ho ripreso l’immagine letteraria
del visconte dimezzato tratta dall’omonimo libro: in particolare la scena
narrativa in cui vengono descritti i resti del pover uomo dilaniato da
un’esplosione durante una battaglia (http://scuole.provincia.ps.it/sm.olivieri.pesaro/files/Calvino-Italo---Il-visconte-dimezzato.pdf).
Pablo Neruda, con la poesia “Il bacio”
mi ha permesso di introdurre il termine materia nell’ambito poetico grazie al
famosissimo verso “Siamo fatti della stessa
materia di cui sono fatti i sogni”,
alla quale ho allegato l’immagine del quadro del pittore Hayez intitolato
appunto “Il bacio”.
Per quanto riguarda invece la scelta di un dialogo
platonico dal quale poter far emergere l’essenza del concetto assegnatomi ho
utilizzato il discorso di Aristofane inserito nel “Simposio” di Platone
(http://www.libreriafilosofica.com/wordpress/wpcontent/uploads/2012/12/platone_simposio_pdf.pd). Aristofane, secondo me,
affronta, a differenza di ciò che pensano molti, il tema dell’amore da un punto
di vista assolutamente fisico e materialista, la perdita dell’amore viene
infatti da lui narrata come un vero e proprio taglio fisico, assolutamente
privo di sentimentalismi. Sempre muovendomi sul filone del tema amoroso ho
scelto Dante per rispondere alla richiesta dello step#12, il quale chiedeva di
inserire l’essenza del proprio concetto nel periodo medioevale. Ho pubblicato
circa otto versi del V canto dell’Inferno, canto in cui Dante e Virgilio
incontrano Paolo e Francesca, divenuti ormai il simbolo dell’amore carnale e
terreno. A mio parere, tutto il pensiero medioevale che gravita attorno al tema
dell’amore terreno, ovvero quello attaccato a sentimenti prettamente materiali,
è esaminato da Dante in tale canto. Ciò che Dante condanna infatti non è tanto
il sentimento di amore in sé quanto l'amore esclusivamente terreno, fisico,
quasi materiale di cui Paolo e Francesca rappresentano ormai gli emblemi.
Per inserire invece l’immagine della materia nel
pensiero moderno ho deciso di sfruttare la filosofia kantiana che mette in luce
il pensiero secondo cui tutte le scienze e la stessa matematica rappresentino
solo uno strumento per approcciarsi alla conoscenza del mondo, tuttavia Kant
tiene aperta la porta al pensiero metafisico ma con l'unico scopo di ampliare
le vedute limitate dell'uomo sul mondo.
La teoria atomistica sviluppata da Democrito nel
IV secolo a.C mi ha dato la possibilità di assumere Democrito come
“protagonista” del concetto sotto indagine e sviluppare quindi lo step#16. Egli
sviluppò infatti una filosofia basata sulla teoria che la materia fosse
costituita da forme non ulteriormente divisibili: gli atomi.
Successivamente nello “Zibaldone” di Leopardi ho
trovato il riferimento diretto alla mia parola (https://it.wikisource.org/wiki/Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/1635).
Per quanto riguarda la filosofia di Plotino,
filosofo greco neoplatonico, ho affrontato la questione etica: per lui infatti
la materia non rappresenta altro se non il male, in quanto non è in grado di dar
vita a null'altro oltre se stessa. Secondo il pensiero di Plotino essa riflette
come uno specchio le forme senza alcuna contemplazione, riproducendo meramente
il mondo sensibile, senza effettuare alcun tipo di analisi razionale.
Lo step#19 richiedeva di fare riferimento ad un
ideale utopico tentando sempre di far emergere l’essenza del concetto dal
proprio riferimento. Io ho scelto il film “The Truman Show” in quanto, a
mio giudizio, rappresenta molto bene l’utopia del vivere in un mondo
perfettamente funzionante, in cui tutto è controllato e in cui ogni personaggio
è spensierato e felice. Di questo film ho inserito il trailer (https://www.youtube.com/watch?v=jmKQZ4v3yrs) e un’immagine tratta da
una delle ultime scene, quella in cui il protagonista, Truman, scopre di aver vissuto la sua intera vita
in un falso Eden, in un mondo materiale in cui nulla è reale, neppure il mare
lo è. Lo step#10 richiedeva invece di fare un diretto riferimento
all’ambito cinematografico, io ho optato per un film di fantascienza diretto da
Garth Jennings “Giuda Galattica per autostoppisti” del quale ho
pubblicato il video di una scena (https://www.youtube.com/watch?v=fI6CmdSVwVE), a mio parere alquanto emblematica, che permette
infatti di capire la scelta da me effettuata. La trama di questo film inoltre
mi è servita come spunto per la scrittura della mini-serie TV richiesta nello
step#22 che ho intitolato “MATERIA”. Essa è suddivisa in due episodi ed
è ambientata nel 3050 nella fittizia città di Darry, nel Nevada. La storia è
incentrata sul lavoro di due amici e colleghi Isaac e Ray che decidono di
assemblare un dispositivo tecnologico, il DMP, in grado di rispondere a
qualunque domanda gli venga posta. Isaac e Ray riescono dunque a produrre un
algoritmo capace di soddisfare qualunque tipo di quesito tranne uno. Sempre
appartenente all’ambito cinematografico è stato lo step#05 nel quale era
richiesto di fare riferimento ad uno spot pubblicitario, io ho deciso di
pubblicare la pubblicità televisiva della Buondì Motta risalente al 2017 (https://www.youtube.com/watch?v=j5tgsP9TrzM).
La mia scelta è stata dettata più che altro dalla presenza in tale spot di due
asteroidi che, dal mio punto di vista, possono essere ben associati al tema
della materia. Nella scena la mamma e il
papà di una bambina vengono colpiti da due asteroidi infuocati, è evidente il
riuso comico della “materia” in questa campagna pubblicitaria che gioca sull’irrealtà
delle battute della mamma e del papà della bimba.
Rimanendo in tema di asteroidi, il 29 aprile 2020 l’asteroide OR2 1998 ha “salutato”
la Terra passando molto vicina ad essa, tale fatto mi ha aiutato a sviluppare
lo step#14 nel quale mi era richiesto di trattare un fatto di cronaca
riguardante il mio concetto (https://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/asteroide-29-aprile-come-vederlo-1.5127163).
Parlando di cronaca, il tema più trattato negli ultimi mesi è stato quello
riguardante il virus che ha causato la pandemia da Covid-19, a tal proposito è
dedicato lo step#11, nel quale ho deciso di affrontare il tema in maniera tale
da mostrare che materia e scienza non sempre ci aiutano ad affrontare i
problemi, anzi molto spesso confondono le idee. Dalla fine di febbraio 2020 infatti sono state richieste
numerosissime interviste a virologi, immunologi, medici e infermieri per tentare
di far capire a tutti coloro che non sono nel campo della medicina che cosa fosse
questo virus e da dove provenisse (https://www.affarinternazionali.it/2020/03/coronavirus-conosciamo-qualcosa-ma-manca-tantoaltro/,https://www.ilmessaggero.it/salute/medicina/coronavirus_medici_causa_polmonite_tromboembolie_cosa_succede_al_corpo-5166564.html,
https://www.iss.it/primo-piano/-/asset_publisher/o4oGR9qmvUz9/content/covid-19-molto-probabile-un-ruolo-per-i-pipistrelli-ma-si-cerca-ancora-l-ospite-intermedio,
https://www.repubblica.it/cronaca/2020/04/22/news/la_nicotina_protegge_dal_coronavirus_l_ipotesi_di_uno_studio_francese-254742593/,
https://www.focus.it/scienza/salute/covid-19-le-cose-che-ancora-non-sappiamo,
https://www.humanitas.it/news/25802-coronavirus-cosa-sappiamo-piu,
https://www.la7.it/laria-che-tira/video/test-immunologici-il-virologo-andrea-crisanti-non-esiste-nessuna-patente-di-immunita-24-04-2020-321333)
. Tuttavia, nonostante il gran numero di persone che si era dedicato a spiegare
le cause di questo virus e le criticità ad esso connesse nessuno è stato capace
di dare una risposta univoca. Ciò che dunque è emerso da tutte queste
interviste e articoli sui giornali è che in realtà nessuno conosce appieno la
natura di questo nemico invisibile e il modo per poterlo sconfiggere.
La scienza si può dunque dire che in questo periodo abbia subito una
fortissima crisi in quanto non riusciva e non riesce tutt’ora a trovare un
punto di incontro sulla questione. Lo step#18 è dedicato appunto a questo: la
crisi della scienza. Ho deciso di pubblicare uno scritto di Maurizio Ferro, coordinatore
scientifico della Società Italiana Medicina Veterinaria Preventiva, nel quale
tale tema è ben affrontato in tutte le sue criticità (https://sivemp.it/wp/wp-content/uploads/2019/03/69-80_SCIENTIFICA-FERRI-SCIENZA-1.pdf).
A tal proposito ho deciso poi di pubblicare due post: il primo fa riferimento
ad un articolo in cui si discute la questione della materia nel contesto della
dialettica tra scienza e filosofia (https://www.politicamentecorretto.com/2020/03/31/la-scienza-comincia-ad-avvicinarsi-sempre-piu-alla-filosofia/),
nel secondo invece ho trattato la questione dell’ignoto riferendomi al tema
molto della materia oscura, pubblicando un articolo che ne affronta l’argomento
(https://www.ansa.it/canale_scienza_tecnica/notizie/spazio_astronomia/2020/03/26/nuovi-indizi-sulla-materia-oscura-dalla-radiografia-della-via-lattea-_aaa426da-c45d-456c-8821-7f9123c7789c.html ).
Lo step#13 richiedeva invece di inserire il proprio concetto nell’ambito
diretto dell’ingegneria. Dal momento che la mia parola era materia ho optato
per la descrizione del corso di studi in ingegneria dei materiali (https://didattica.polito.it/laurea/ingegneria_materiali/it/presentazione).
Esso si occupa di studiare le proprietà dei materiali in modo tale da
poterli utilizzare in maniera molto efficace e addirittura migliorarne le
proprietà per rendere più favorevoli le prestazioni e farli diventare più
innovativi.
Infine per l’ambito prettamente artistico, di cui si doveva fare menzione
nello step#09, ho utilizzato l’immagine del quadro “Composizione VIII” di
Vasilij Kandinskij. Kandinskij infatti è stato un
vero maestro nel rappresentare al meglio il concetto della materia intesa come
essenza e forma dell'universo. A tale quadro ho associato una delle
composizioni del musicista Shonberg (https://www.youtube.com/watch?v=VeTFxbsVGrI),
sulle cui note si dice che lo stesso Kandinskij lavorasse.